Autore: Nordest Technology

L’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) ha pubblicato un documento sugli strumenti avanzati di raccolta e analisi dei dati impiegati dalle autorità finanziarie europee (c.d. suptech), in particolare per il settore dell’antiriciclaggio.

Lo studio nasce da un progetto di ricerca del Financial Stability Institute (FSI) e della Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI), realizzato in collaborazione con l’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF).

L’enorme massa di dati a cui hanno accesso le Financial Intelligence Unit (FIU) impone di utilizzare strumenti avanzati di analisi per elaborare dati eterogenei. Gli strumenti impiegati non occorre che siano differenziati a seconda delle funzioni istituzionali (ad es., tra autorità di supervisione e FIU) e adottano tecniche per l’individuazione di reti di transazioni, identificazione di comportamenti anomali e di trasformazione di grandi quantità di dati in informazioni utili ai fini operativi. Esempi di queste tecniche specifiche sono la network analysis, il natural language processing, il text mining e il machine learning.

Nello studio vengono recensite, in particolare, le esperienze di nove FIU attive nel campo della supervisione e dell’intelligence finanziaria – UIF, AUSTRAC (FIU australiana), CNBV (autorità di vigilanza messicana), DNB (banca centrale olandese), FIC (FIU sudafricana), FINTRAC (FIU canadese), MAS (banca centrale di Singapore), RAP (FIU finlandese), ROSFIN (FIU russa)

È evidente il vantaggio nell’utilizzo di questi strumenti in termini di risparmio di tempo e risorse, che li rendono indispensabili. Le criticità riguardano spesso la potenza di elaborazione richiesta e i vincoli di riservatezza sulle informazioni elaborate, assolutamente necessarie in caso di utilizzo di risorse esterne alle FIU in fase di sviluppo degli strumenti

Infine, l’uso di questi strumenti può essere ancora più efficace per i paesi con carenze nei presidi antiriciclaggio, che possono sfruttare la disponibilità di strumenti innovativi già impiegati in altri paesi e messi a disposizione.