Pandora Papers: evasione tributaria e riciclaggio per i potenti del mondo
Autore: Nordest Technology
L’International Consortium of Investigative Journalists, che raccoglie 150 media nel mondo, ha svelato i traffici di 35 Capi di Stato e di governo, di politici, imprenditori, star dello sport e dello spettacolo.
A seguito della pubblicazione dell’inchiesta i magistrati di nove paesi, tra cui Spagna, Brasile, Australia e Repubblica Ceca, hanno avviato indagini per valutare i reati di evasione tributaria e riciclaggio.
In Italia l’inchiesta è stata anticipata da L’Espresso, che fa parte delle 150 testate internazionali che hanno lavorato all’indagine, e riporterebbe la bellezza di 12 milioni di file che permetterebbero di smascherare investimenti e patrimoni esteri di politici europei e sudamericani, dittatori africani, ministri asiatici, sceicchi arabi. Le casseforti segrete di 46 oligarchi russi. Le offshore che azzerano le tasse a una super casta di oltre 130 multi-miliardari americani, indiani, messicani e di altre nazioni.
Tra i nomi più in vista spiccano quelli di Abdullah II, re di Giordania, il premier ceco Andrej Babis, il ministro dell’Economia olandese, Wopke Hoekstra, il presidente ucraino Volodimyr Zelensky, il presidente della Repubblica Domenicana Luis Abinader, il presidente dell’Ecuador, Guillermo Lasso, oltre a numerosi nomi legati alla figura di Vladimir Putin.
L’utilizzo di conti opachi che operano tramite società off shore ha interessato anche l’UE che ha fatto sapere, tramite il suo commissario UE dell’Economia, Paolo Gentiloni, che entro l’anno avanzerà una proposta per regolare l’“abuso delle società di comodo”.
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